Il 2013 è passato, il 2013 ha visto dei
cambiamenti, il 2013 ha
dimostrato che il ciclismo amatoriale è ciclismo amatoriale, il 2013 è partito
a rilento e con fatica e molte domande, il 2013 è finito con serenità e molte
risposte, il 2013 ha
visto un calo di partecipanti in molte gare a circuito e un aumento in alcune
gran fondo, il 2013 ha
visto il calo nelle gare su strada e l’aumento nel fuori strada, il 2013 ha visto un calo nelle
gran fondo dove si paga poco e un aumento nelle gran fondo dove si paga
esagerato, il 2013 ha
visto partenze estreme dagli over 40
in su e partenze ridicole dove le staffette erano in
maggioranza rispetto a chi gareggiava nei under 39, il 2013 ha visto l’aumento di
qualità dei ciclisti ma si è visto anche il calo dei ciclisti al via, il 2013 ha fatto vedere sempre
più atleti convinti ma si è visto il calo dei ciclisti con la mentalità
amatoriale, il 2013 ha
visto molte belle gare organizzate ma si è visto molte altre sparire. . .il
2013 è stato . . .
Il 2014 sta arrivando e cosa succede? Problemi, problemi e
problemi.
Un pensiero mi passa per la testa. . , noi popolo Italiano
non ne abbiamo già di problematiche con il nostro bellissimo governo? Non siamo
già tartassati dai problemi nella routine quotidiana dal nostro meraviglioso
governo democraticamente eletto? Non abbiamo già i nostri pensieri?
MA ALLORA PERCHE’ CI ROVINATE ANCHE IL NOSTRA HOBBY?
A me piace il ciclismo, io voglio correre ovunque e dove ho
voglia, io devo decidere dove e a che gara partecipare, io sono il ciclista.
A me fa sorridere quando alcuni ciclisti si schierano con le
“cagate” del proteggere o offendere un ente o l’altro, se un uomo o donna è
ciclista deve solo ed esclusivamente difendere la libertà del ciclismo
amatoriale. Il mio pensiero è che gli enti o le federazioni debbano migliorare
il prodotto per far sì che una società scelga LIBERAMENTE dove fare la propria
affiliazione, non è con il chiudere o minacciare di chiudere che si attirano i
“clienti”.
Forse molti non si sono accorti che il nostro ciclismo
amatoriale si sta indebolendo, quando a una gara si vedono partire 100 super,
100 veterani e gentleman e 20 cadetti junior e senior, forse un qualcosa di
negativo sta avvenendo, forse siamo un po’ tutti noi colpevoli, forse tutti
stiamo sbagliando, forse l’esasperazione e le medie stanno arrivando al limite,
chi neo ciclista spende 10 euro per fare un giro? Oramai il ciclismo amatoriale
sta diventando per pochi eletti, solo chi ha corso da giovane o chi si allena
come una macchina si permette di spendere dei soldi per venire a correre, non
per vincere ma per finire la gara. Le polemiche sono in aumento, magari per
colpa d’internet, e i premi troppo poveri, e le strade troppo brutte, e le
curve troppo pericolose ecc ecc ecc. . . Il risultato di tutto questo? Far
morire la nostra passione.
Quindi tra consulta che da i numeri, ciclisti che proteggono
e offendono i vari enti, e le sterili polemiche su delle borse della spesa da
10 e 12 euro . . . vorrei che il 2014 diventasse il vero anno zero. . . Non
voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio, ma vorrei dire. . . che
bello andare a correre da ciclista amatoriale . . . la gara deve durare solo ed
esclusivamente quando si ha il numero sulla schiena. . . poi. . . “solo chiacchiere
e distintivo” e LASCIATECI CORRERE LIBERI.