Pescantina, paese pedemontano che, con il fiume Adige, segna
la fine della Valpolicella, dove il ciclismo è di casa, dove moltissimi giovani
scelgono le due ruote al calcio.
Pescantina, il paese che offre un Velodromo (quasi risistemato)
dove la storia ha solcato il suo cemento, dove offre la pista di Bmx, dove una
delle società più storiche, come l’Ausonia, ha la propria sede. Pescantina, che
sfida il meteo facendo risplendere il sole, dove in tutto il nord il brutto
tempo la fatta da padrona e dove andava in scena il trofeo Ciclomania organizzato
dal team
X-One. La cornice era da grande evento, tutto era predisposto
per una ricca partecipazione ma dato il meteo negativo (nelle altre città) molti
hanno desistito e sono rimasti a casa… peccato.
La manifestazione ha visto comunque dei bei “vip” al via, il
Codenotti, il presidente Liber, il Lai e molti ma molti pretendenti alla
vittoria…a metà gara, però una fuga a due ha completamente chiuso la gara…la
macchina da combattimento Parise della Sant Luis Zen e Verza dell’Avesani. Alle
spalle…il vuoto. Nel finale sarà Verza a vincere la gara su Parise. Alle loro
spalle in solitaria Lorenzi e la volata del gruppo ovviamente la vince
Codenotti della Jolly su Andreoli, Mazzola e Liber della Zen, Cerutti dell’Avesani
e De Carli della Butty. Per la categoria Master 6 e 7 vince Caneva e per i master
8 la leggenda Cavazzana su Cavazzana. Per le donzelle la Christiane su la Carola
e Laura, complimenti anche perché correre con i Master 4 e 5 non è facile. In questa
gara il lato negativo è stato il veder i doppiati entrare in gruppo e disputare
la volata, meno male che i giudici avevano i numeri e quindi “danni” su l’ordine
d’arrivo non se ne sono visti.
La seconda partenza ha visto elite, Master 1, M 2 e M 3 e l’impatto
visivo fa vedere che i giovani nel settore amatoriale sono in calo e che fortunatamente
il far partire i M3 nella prima fascia fa si che la gara diventi numericamente
giusta. Il chilometraggio supera i 70 km ma non intimorisce nessuno dato che dal
primo giro ci sono già attacchi e il gruppo passa in fila. La gara fa capire
che un arrivo in volata “proprio non sa da fare”. Il più attivo è proprio il
mussetto della Zen Braggio che ha deciso d’arrivare in fuga, prima in tre, poi
con altri 7 che alla fine diventano 14. Proprio loro si contenderanno il
successo finale, alle loro spalle…. 5 – 6- 3 – 6 ecc ecc ecc.
Un finale meraviglioso porta il fortissimo Luca Scandiuzzi
della jolly a un arrivo in solitaria e libero di festeggiare in serenità a
braccia alzate. Alle spalle Spartacus Beccaro su Denti. Poi vediamo arrivare
Bertolini, Vezzani, Sacchetti, Girelli e Panizza, poi Braggio, Venturi, Turri,
Zanoni, Quagliardi, Motalli, Bergamo, Moruzzi, Scrinzi, Mazzetto, Grazioli e
Tommasi. Ancora una volta i vecchietti M3 mettono in fila i più giovani complimenti
a tutti.
Meravigliosa giornata sportiva, il sole ha dato il suo
contributo, giacché ha resistito fino alla fine lasciando poi lo spazio al
brutto.
La prova di Pascantina era anche l’ultima del Veneto Bike
Tour, evento creato tra Acsi Padova e Fci Verona riservato alle società ed ha
visto l’asd Sant Luis Zen trionfare su L’asd Melato e Avesani. Un grazie al
presidente Acsi Andreose e al presidente Fci Liber per aver premesso che i due
enti creassero un qualcosa (anche se in piccolo) insieme e un grazie all’asd
Melato. Il prossimo appuntamento Fci Verona sarà sabato 25 maggio andrà in
scena il trofeo Liber – Zanoni – Fontana a Domegliara, dove partiranno fascia 3
(M 6 – 7 – 8 e donne), fascia 2 (M 4 e 5) e nel finale fascia 1 (elite M1 – 2 –
3).
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Scandiuzzi e Giacca |
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Roccia in versione alcolica |
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Fasoli Michele e la moier del Limeta |
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Ettore Tobaldo |
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Fasoli Antonio e Ettore Tobaldo |
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armata Sant Luis Zen |
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Luca Scandiuzzi |
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