Oggi a San Giorgio in Salici mentre si stava svolgendo il
Piccolo Fiandre, il destino, perché aimè e di questo che stiamo parlando, ha
voluto che un caro amico del ciclismo fosse colpito da un malore. Anticipiamo
le male lingue dicendo che il nostro amico era si partito ma ritiratosi e si
stava godendo la competizione guardando i suoi amici in gara. Il fato però ha
voluto che il nostro amico, la gara non la potesse più seguire perché il
destino ha bussato alla sua porta. . . Fortunatamente, come ogni gara che si
rispetti, è seguita da delle ambulanze attrezzate anche per interventi estremi
e subito sono intervenute. Il lavoro immenso dei medici è stato rapido ed
eseguito in tempi velocissimi, ora la speranza è che il nostro amico si risvegli.
. . noi tutti lo speriamo.
In questi casi le parole sono ridicole, i pensieri viaggiano
per mille direzioni senza darsi una spiegazione logica e poi balzano tutti in
un unico binario . . . pensa la sua famiglia. . . esatto la famiglia. Non
parliamo solo per fare i moralisti, ma in questi casi pensiamo che a casa
abbiamo delle persone che ci aspettano, la bici è un divertimento e a volte il
divertimento del momento deve essere vissuto con il massimo dell’entusiasmo
perché il futuro non sempre lo decidiamo noi, a volte non ci accorgiamo della
fortuna che abbiamo, la nostra fortuna si chiama VITA e ogni momento deve esser
vissuto al massimo.
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