Iniziamo dicendo. . . grazie a coloro che hanno aiutato la
Sant Luis Zen e l’Avesani ad allestire questa manifestazione, grazie a tutti i
ciclisti che sono arrivati alla Bassona per correre e aiutare l’associazione
Zikomo.
La gara era diversa dalle classiche notturne amatoriali, era
una notturna tipo pista che solitamente
si fa nelle categorie dei giovani, abbiamo voluto ricreare il sapore
della “vera” notturna.
Le partenze sono state 3, M6-7-8 e donne, M4 e 5, e tutti i
giovani, per chi non avesse ancora ben chiare le categorie, la prima partenza
sono i super, la seconda i gentleman con metà della categoria veterani e il
resto junior senior e i primi 4 anni dei veterani.
Le gare in se sono state entusiasmanti, la tattica è stata
la parola d’ordine per tutti, il non pensare solo all’arrivo finale ma gestire
le forze per le volate, il marcare quello che è davanti a te per un punto per
cercare di saltarlo nella volata successiva, insomma un topo di gara che premia
sì il più forte ma anche il più astuto. Se prendiamo l’ordine d’arrivo, si vede
dai nomi dei 4 vincitori che un Carletto non avrebbe mai vinto su un Avanzi un
Tollin o un Cardi in una volata finale, la Laura non avrebbe battuto in volata
una Giulia, un Zanoni non avrebbe vinto su un Cerutti o un Mazzola, un Magon
forse non avrebbe battuto un Tobaldo in una volata finale. . . In una gara dove
le volate sono molte, dove se sbagli una volata, ti puoi rifare in quella dopo,
dove se sferri l’attacco giusto prendi punti anche se non sei il classico
velocista, insomma il “vero” tipo pista a mio avviso è molto più sensato di
fare una classica notturna dove diventa una classica gara fatta solo in un
orario dove l’oscurità prevale sulla luce.
Alla fine i partecipanti sono rimasti entusiasti i complimenti
si sono sprecati e i grazie di risposta pure, il lato però deludente è stato il
numero . . . .
Noi, Sant Luis e Avesani, non abbiamo creato questo evento
per guadagno, non abbiamo fatto tutto ciò per il nostro portafoglio, ma per
allestire una manifestazione diversa e a scopo benefico, il risultato però è
stata una partecipazione a dir poco “scarsa”.
Nessuno dice che la gente deve per forza correre, ma quando
si crea una cosa leggermente diversa dalla classica routin, una gara non
“classica” ma che prova a portare una
piccola “novità”, la gente non viene. La cosa più triste è che in molti
chiamano alle novità, in molti chiamano al cambiamento, in molti si lamentano
dei “piattoni” in molti si lamentano della classica gara, dove vincono “sempre
quelli” . . . Bene, ieri alla Bassona, poi a Calmasino poi a Domegliara,
organizzati dalla Sant Luis e gli Italiani organizzati dall’Avesani sono state
gare dura e diverse e il numero dei partecipanti è stato il minimo. Quindi non
voglio fare la paternale, il moralista o che, ma ben vengano i piattoni dove le
partenze sono oltre i cento e dove vincono sempre quelli.
Ringraziamo tutti quelli che hanno pedalato al 2° trofeo
Zikomo. . . e per favore a Verona non dite più che non esistono gare dure e che
vincono sempre quelli, le gare dure e i vincitori diversi ci sono solo che voi
non venite. . .
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