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lunedì 29 luglio 2013

GREZZANA FA' SCOPRIRE NOI AMATORI ALLA STORICA BRUNO GAIGA

Orco can che casin, ghe la gara d’allievi? No, ghe la gara amatoriale, i allievi i corre dopo magnà. Bene cosi me vardo i veci prima e i soini sentà all’ombria e cosita me porta pan e prosciutto e en goso de bianco, te se el salame e el rosso col caldo che ghe magari le pesante…
Grezzana domenica 28 luglio 2013 Bruno Gaiga, la storica società che da sempre è presente nel ciclismo giovanile e da sempre organizza gare oggi ha allestito un doppio appuntamento, mattina amatori e pomeriggio allievi… il passato e il futuro nello stesso posto e con lo stesso allestimento... come dire due al prezzo di uno…
La presenza dei partecipanti non è stata massiccia come sperato da chi ha creduto nell’esperimento (che sicuramente sarà ripetuto) la concomitanza con alcune gare come Valdaro ha fatto sì che i nostri ciclisti Veronesi scegliessero la zona industriale di Mantova in alternativa al percorso “tosto” di Grezzana. Tutti quelli che sono arrivati alla manifestazione hanno trovato una gara organizzata in maniera impeccabile, con esperienza e nella massima sicurezza anche con tutto il “casino” che il caldo e la voglia dei veronesi di andare a Bosco ha creato. Molti ora hanno capito che aver davanti delle persone come i direttori di gara (nell’occasione Ponza, Rigo e Cristofaletti) 4 moto e altre tre auto il problema con il traffico passa inosservato e il ciclista può pensare solo alla gara.
La gara in se, anzi le gare hanno visto vera battaglia, e le emozioni non sono mancate e i ciclisti hanno onorato la manifestazione.
Alle 9 parte la prima gara, composta da fascia 2 e 3 e da subito si capisce che il caldo si farà sentire, ma non per tutti… e bin e bun via…la fuga giusta se ne va…ovviamente l’aver un velocista in fuga non porta mai a vederlo di buon occhio, poiché se si porta all’arrivo l’esito è scontato… e cosi è stato, le fucilate del Cubi e di Zago (avesani) non hanno stancato il Liber che, ben supportato da Parise e Reani (zen), ha solo che rispettato il pronostico nell’alzare le braccia al cielo.
Una grande applauso va fatto a super Lai e fratelli Cavazzana Alba e Baldassarri che hanno corso con i giovani ed hanno onorato la gara.. Un monumento stiamo per alzare alla regina della zen Laura Tollin che incurante della fatica che avrebbe fatto ha voluto correre e senza tanti problemi finire la gara nel gruppo come se nulla fosse.
La seconda gara ha visto la classica frase “pochi ma boni”, circa una cinquantina la via ma con 30 papabili vincitori. Anche in questo caso il caldo non si sarebbe fatto sentire da tutti…e pin e pun e pin e pun…e via il gruppo si spezza, da subito in tre, poi diventati due blocchi. Davanti si giocava per la vittoria e dietro per la sopravvivenza. Nel finale un terzetto si presenta all’arrivo, e ovviamente se la fuga è giusta non può mancare la volpe Stefano Fontana, che però si deve accontentare del terzo posto e lasciare la vittoria al fortissimo Penzo della Melato su Schiavo. Alle loro spalle ecco arrivare gli amici Bencivenni (grandis) e il mussetto Braggio della Zen. Poi alla spicciolata tutto il resto dei partecipanti come fosse un classico arrivo di montagna…che dire…vacca can che dura che le stà…ma da fogo…

Un grazie noi vogliamo fare ancora una volta alla Bruno Gaiga che dopo aver alle spalle una lunghissima storia di gare organizzate per i giovani può vantare il fatto che adesso è entrata anche nel mondo amatoriale…ciò vuol dire che nulla è impossibile e che il mondo dei “vecchi” amatori può effettivamente aiutare i giovani…

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