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lunedì 12 maggio 2014

MEGGIOLARO CODENOTTI TOBALDO PADOAN E ZEN TRIONFANO IN FCI

Il Gran Premio Paluani è nato lo scorso anno come seconda tappa del Memorial Sante Carradori ed era stato proposto a Villafranca, quest’anno Villafranca ha detto che non siamo “graditi” e allora la Paluani ha messo a disposizione il bellissimo impianto del Veronello e lì il comune ha detto che siamo graditi. Quindi dalla pianura villafranchese siamo nella zona lago e la differenza si è vista.
Il percorso, inedito a tutti, si è fatto sentire e alla fine il commento dei più è stato “porco can l’è duro, voialtri l’avi fatto duro dal bon”. Ma partiamo dal pre gara, logistica come detto eccezionale del Veronello, allestimento Paluani, rettilineo d’arrivo Paluani e Zen, transenne e camietto Baldo Bike, Moto di Salò, macchine Renault dell’Auto sole di Domegliara, protezione civile, due ambulanze, direttore di gara Cristofaletti, telecamera su scooter e tanti tanti volontari pronti ad aiutare non solo la Sant Luis ma il ciclismo. L’impatto visivo prima di partire è da gara “seria” come detto staffette quasi più numerose dei master 6,7 e 8 pronti al via, ma come si sa prima di tutto, vanno la sicurezza e la serietà e a Calmasino si è vista una maniacale mentalità per la sicurezza da parte della Zen e di Ivan, alcune persone sono state messe per fino davanti a dei cancelli privati. . .
La prima fascia ha dato il via alla divertente “Battaglia” e subito si è visto che la giornata si sarebbe girata a favore dei “guerrieri attaccanti”. Pronti via e subito fughe fughe e fughe alla fine la gara si risolve con una fuga e con una volata strepitosa, dove Meggiolaro dell’Avesani la spunta su Tollin della Sant Luis Zen, alle loro spalle il Bracco Faccincani, la nostra Claudia ha terminato la gara in scioltezza e si porta a casa i fiori e il buono Kymor di Mirko Allegrini.
Nella seconda partenza, quella dei M4 e M5, (per chi ha ancora dubbi sulle categoria i M6 7 e 8 sono i super e M4 e M5 metà veterani e Gentleman) il numero è notevolmente migliorato, circa 80 al via e subito le cose si fanno serie. Anche in questo caso si vede che la volata di gruppo sarà solo un pallido pensiero e per questo motivo che nella fuga decisiva è presente il velocista più forte mai visto nel mondo amatoriale, colui che alla fine nega al condottiero silenzioso Mazzola della Zen la vittoria, il suo nome è Codenotti della Jolly. Nella categoria M5 la vittoria va a Decarli dell’avesani che sembra più felice del bacio della miss che della vittoria in se.
Il finale di giornata vede al via più di 60 giovani, lì la gara e l’andatura ed il sistema di correre cambia totalmente, subito via a balla, dalle prime battute si vede che il Gladiatore Braggio della Zen ha nella testa la vittoria finale, è presente in tutte le azioni. Mentre il gladiatore è la davanti a far la gara nella coda del gruppo si nota un essere che fa una fatica enorme a rompere il fiato (per colpa dell’allergia), il suo nome è Tobaldo la freccia dell’este, . . . ma perché nominare la coda del gruppo? ? ? Semplice, perché sarà proprio lui a togliere la soddisfazione della vittoria assoluta a tutti, alle spalle proprio il Gladiatore che si accontenta della vittoria di categoria e Manzini primo M3. Per il discorso società vede la Sant Luis Zen davanti all’Avesani e alla Jolly.

Un grazie a tutti quelli che hanno deciso di partecipare alla gara di Calmasino e si sono divertiti, divertiti si fa par dire perche le facce e le espressioni erano di quelle “mamma mamma son finio” e grazie a tutti coloro che con il loro volontariato hanno aiutato a far si che questa gara “amatoriale” si trasformasse in un evento. . . Ora la federciclismo Verona vi aspetta sabato a Povegliano dove la Butty è già al lavoro per preparare la loro gara. 
















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