Translate

domenica 25 novembre 2012

LA SANT LUIS ZEN PASSA IN F.C.I

Dopo dieci anni d’udace, prima in csain poi in acsi, l’asd Sant Luis Zen si lancia in una nuova sfida.

L’asd Sant Luis si sa, non è mai monotona, nel bene o nel male si fa sentire e non passa inosservata, ogni anno ha una novità, a livello organizzativo ha organizzato tutto quello che era possibile organizzare. Dalla Granfondo Valpolicella Zen Air alla manifestazione iridata, un impegno non indifferente portato dalla passione d’allestire sempre grandi eventi a Verona e nel Veneto. La Sant Luis, negli ultimi dieci anni, ha sempre pensato al settore amatoriale e si è adoperata a far correre tutti indifferentemente all’ente d’appartenenza, perché ha sempre voluto un ciclismo libero e senza barriere. Ora però, sente che manca qualcosa, serve qualcosa, non si sente più appagata. . . Quel qualcosa si chiama ciclismo giovanile.
Nel 1988 una società nasce a Verona, il suo nome è Asd Sant Luis, le categorie interessate sono: giovanissimi, esordienti e allievi.
2012 siamo ancora in attività, siamo ancora vivi, siamo ancora appassionati di ciclismo, ma abbiamo abbandonato i giovani, il vero ciclismo.
Per noi è un vanto avere molti amatori vincenti come i Cavazzana, i Mazzola ecc, ma è ancora più un vanto sapere che da noi è passato un certo Daniele Pietropolli (lampre).
Non vogliamo fare gli eroi, nessuno pensa questo, ma se noi amatori nel nostro piccolo, con la nostra attività, pur sempre correndo, aiutiamo anche il settore giovanile… male non fa…
Sappiamo fin d’ora che la strada non sarà delle più facili (anche perché il settore amatoriale su strada fci a verona è inesistente, quindi si deve creare da zero). Sappiamo fin d’ora che il riportare un settore giovanile in casa Zen non è semplice, ma con calma e con la forza che Carradori, Berti e Fasoli mettono, le premesse sono positive. La strada sarà lunga, ma se tutto gira per il verso giusto… qualcosa si potrà fare e ricordo a molti di pensare che noi siamo solo “amatori” i professionisti sono un’altra cosa. . .

1 commento:

  1. Penso che ogni passaggio della nostra vita sia inevitabilmente sottoposto a critiche o a pacche sulle spalle. I primi a criticarci,siamo spesso noi stessi, perchè pensiamo che un lancio nel vuoto sia una cosa poco positiva e porti più male che bene. "Lasciar la strada vecchia per quella nuova, si sa ciò che si lascia, ma non quel che si trova"...Un detto che proviene dalla notte dei tempi, ma che fortunatamente l'uomo non ha mai ascoltato fino in fondo. Perchè la vita è evoluzione, è sfida, è sconfitta, è vittoria. Abbiamo percorso anni assieme, caro Limeta, ed abbiamo imparato a conoscerci ed a batterci di fronte alle varie avversità con spirito di gruppo. Questa è la nostra squadra, siamo noi nella nostra interezza, con i nostri limiti, ma anche e soprattutto con le nostre aspirazioni. Non molleremo mai, perchè dobbiamo essere noi i primi a crederci e sai di certo che le critiche sono il sale della nostra esistenza. Risponderemo sempre con i fatti, con il sorriso sulla bocca, con la forza d'animo che accompagna chi sceglie di osare. Noi oseremo e se la nuova sfida non sarà secondo le nostre attese (non ci credo già a priori), tutti avremo sbagliato. Nessuno escluso. Ma venderemo cara la pelle, stanne certo, perchè non abbiamo mai difettato di ottimismo e di voglia di fare. Mi spiace solo che, spesso, per essere delle persone considerate "brave" bisogna sottostare alle regole. Penso che le regole siano importanti, ma certe volte serva la pennellata, l'uscita dagli schemi, per provare strade nuove, oppure un nuovo modo per approcciare allo sport. Ce la faremo, l'ho detto e lo ribadisco. Se siamo uniti come in questi anni, non ci farà paura nulla e nessuno, perchè i nostri risultati sono il frutto di sana ostinazione. Non ne difetteremo nemmeno nei prossimi anni! Ciao a tutti!!

    RispondiElimina