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domenica 5 maggio 2013

PESCANTINA IL PAESE DEL SOLE


Pescantina, paese pedemontano che, con il fiume Adige, segna la fine della Valpolicella, dove il ciclismo è di casa, dove moltissimi giovani scelgono le due ruote al calcio.
Pescantina, il paese che offre un Velodromo (quasi risistemato) dove la storia ha solcato il suo cemento, dove offre la pista di Bmx, dove una delle società più storiche, come l’Ausonia, ha la propria sede. Pescantina, che sfida il meteo facendo risplendere il sole, dove in tutto il nord il brutto tempo la fatta da padrona e dove andava in scena il trofeo Ciclomania organizzato dal team
X-One. La cornice era da grande evento, tutto era predisposto per una ricca partecipazione ma dato il meteo negativo (nelle altre città) molti hanno desistito e sono rimasti a casa… peccato.
La manifestazione ha visto comunque dei bei “vip” al via, il Codenotti, il presidente Liber, il Lai e molti ma molti pretendenti alla vittoria…a metà gara, però una fuga a due ha completamente chiuso la gara…la macchina da combattimento Parise della Sant Luis Zen e Verza dell’Avesani. Alle spalle…il vuoto. Nel finale sarà Verza a vincere la gara su Parise. Alle loro spalle in solitaria Lorenzi e la volata del gruppo ovviamente la vince Codenotti della Jolly su Andreoli, Mazzola e Liber della Zen, Cerutti dell’Avesani e De Carli della Butty. Per la categoria Master 6 e 7 vince Caneva e per i master 8 la leggenda Cavazzana su Cavazzana. Per le donzelle la Christiane su la Carola e Laura, complimenti anche perché correre con i Master 4 e 5 non è facile. In questa gara il lato negativo è stato il veder i doppiati entrare in gruppo e disputare la volata, meno male che i giudici avevano i numeri e quindi “danni” su l’ordine d’arrivo non se ne sono visti.
La seconda partenza ha visto elite, Master 1, M 2 e M 3 e l’impatto visivo fa vedere che i giovani nel settore amatoriale sono in calo e che fortunatamente il far partire i M3 nella prima fascia fa si che la gara diventi numericamente giusta. Il chilometraggio supera i 70 km ma non intimorisce nessuno dato che dal primo giro ci sono già attacchi e il gruppo passa in fila. La gara fa capire che un arrivo in volata “proprio non sa da fare”. Il più attivo è proprio il mussetto della Zen Braggio che ha deciso d’arrivare in fuga, prima in tre, poi con altri 7 che alla fine diventano 14. Proprio loro si contenderanno il successo finale, alle loro spalle…. 5 – 6- 3 – 6 ecc ecc ecc.
Un finale meraviglioso porta il fortissimo Luca Scandiuzzi della jolly a un arrivo in solitaria e libero di festeggiare in serenità a braccia alzate. Alle spalle Spartacus Beccaro su Denti. Poi vediamo arrivare Bertolini, Vezzani, Sacchetti, Girelli e Panizza, poi Braggio, Venturi, Turri, Zanoni, Quagliardi, Motalli, Bergamo, Moruzzi, Scrinzi, Mazzetto, Grazioli e Tommasi. Ancora una volta i vecchietti M3 mettono in fila i più giovani complimenti a tutti.
Meravigliosa giornata sportiva, il sole ha dato il suo contributo, giacché ha resistito fino alla fine lasciando poi lo spazio al brutto.
La prova di Pascantina era anche l’ultima del Veneto Bike Tour, evento creato tra Acsi Padova e Fci Verona riservato alle società ed ha visto l’asd Sant Luis Zen trionfare su L’asd Melato e Avesani. Un grazie al presidente Acsi Andreose e al presidente Fci Liber per aver premesso che i due enti creassero un qualcosa (anche se in piccolo) insieme e un grazie all’asd Melato. Il prossimo appuntamento Fci Verona sarà sabato 25 maggio andrà in scena il trofeo Liber – Zanoni – Fontana a Domegliara, dove partiranno fascia 3 (M 6 – 7 – 8 e donne), fascia 2 (M 4 e 5) e nel finale fascia 1 (elite M1 – 2 – 3).
Scandiuzzi e Giacca

Roccia in versione alcolica

Fasoli Michele e la moier del Limeta

Ettore Tobaldo

Fasoli Antonio e Ettore Tobaldo

armata Sant Luis Zen

Luca Scandiuzzi

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