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domenica 29 dicembre 2013

NOI SIAMO CICLISTI AMATORI

Il 2013 è passato, il 2013 ha visto dei cambiamenti, il 2013 ha dimostrato che il ciclismo amatoriale è ciclismo amatoriale, il 2013 è partito a rilento e con fatica e molte domande, il 2013 è finito con serenità e molte risposte, il 2013 ha visto un calo di partecipanti in molte gare a circuito e un aumento in alcune gran fondo, il 2013 ha visto il calo nelle gare su strada e l’aumento nel fuori strada, il 2013 ha visto un calo nelle gran fondo dove si paga poco e un aumento nelle gran fondo dove si paga esagerato, il 2013 ha visto partenze estreme dagli over 40 in su e partenze ridicole dove le staffette erano in maggioranza rispetto a chi gareggiava nei under 39, il 2013 ha visto l’aumento di qualità dei ciclisti ma si è visto anche il calo dei ciclisti al via, il 2013 ha fatto vedere sempre più atleti convinti ma si è visto il calo dei ciclisti con la mentalità amatoriale, il 2013 ha visto molte belle gare organizzate ma si è visto molte altre sparire. . .il 2013 è stato . . .
Il 2014 sta arrivando e cosa succede? Problemi, problemi e problemi.
Un pensiero mi passa per la testa. . , noi popolo Italiano non ne abbiamo già di problematiche con il nostro bellissimo governo? Non siamo già tartassati dai problemi nella routine quotidiana dal nostro meraviglioso governo democraticamente eletto? Non abbiamo già i nostri pensieri?
MA ALLORA PERCHE’ CI ROVINATE ANCHE IL NOSTRA HOBBY?
A me piace il ciclismo, io voglio correre ovunque e dove ho voglia, io devo decidere dove e a che gara partecipare, io sono il ciclista.
A me fa sorridere quando alcuni ciclisti si schierano con le “cagate” del proteggere o offendere un ente o l’altro, se un uomo o donna è ciclista deve solo ed esclusivamente difendere la libertà del ciclismo amatoriale. Il mio pensiero è che gli enti o le federazioni debbano migliorare il prodotto per far sì che una società scelga LIBERAMENTE dove fare la propria affiliazione, non è con il chiudere o minacciare di chiudere che si attirano i “clienti”.
Forse molti non si sono accorti che il nostro ciclismo amatoriale si sta indebolendo, quando a una gara si vedono partire 100 super, 100 veterani e gentleman e 20 cadetti junior e senior, forse un qualcosa di negativo sta avvenendo, forse siamo un po’ tutti noi colpevoli, forse tutti stiamo sbagliando, forse l’esasperazione e le medie stanno arrivando al limite, chi neo ciclista spende 10 euro per fare un giro? Oramai il ciclismo amatoriale sta diventando per pochi eletti, solo chi ha corso da giovane o chi si allena come una macchina si permette di spendere dei soldi per venire a correre, non per vincere ma per finire la gara. Le polemiche sono in aumento, magari per colpa d’internet, e i premi troppo poveri, e le strade troppo brutte, e le curve troppo pericolose ecc ecc ecc. . . Il risultato di tutto questo? Far morire la nostra passione.

Quindi tra consulta che da i numeri, ciclisti che proteggono e offendono i vari enti, e le sterili polemiche su delle borse della spesa da 10 e 12 euro . . . vorrei che il 2014 diventasse il vero anno zero. . . Non voglio dire che si stava meglio quando si stava peggio, ma vorrei dire. . . che bello andare a correre da ciclista amatoriale . . . la gara deve durare solo ed esclusivamente quando si ha il numero sulla schiena. . . poi. . . “solo chiacchiere e distintivo” e LASCIATECI CORRERE LIBERI. 

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